Legatus è un termine latino attribuito a membri dell'ordine senatorio che designava ruoli di comando in ambito del governo e dell'esercito romano.
In età repubblicana il legatus era il comandante in seconda dopo il console, i legati furono posti a comando delle legioni in sostituzione dei consoli con Giulio Cesare. Gli uomini che potevano attendere alla carica di legato appartenevano alla classe senatoria.
Vi erano sostanzialmente due legati
- Legatus legionis un ex pretore comandante di una legione,
- Legatus Augusti un ex console o un ex pretore cui era dato il governo di una provincia romana.
Anche durante l'impero il Legatus Augusti era il governatore di provincia imperiale presidiata da almeno una legione (da 1 a 3).
L'imperatore Gallieno smise il reclutamento dei "legati" dalla classe senatoria e furono creati nuovi funzionari come i correctores, duces, comites e altri con compiti analoghi ai vari livelli cui potevano accedere i vecchi legati.
In un'altra eccezione, il termine legatus designava l'ambasciatore, messaggero privo di poteri militari ma latore di messaggi, risposte o proposte di trattativa tra eserciti o governanti, e in quanto tale dotato della stessa inviolabilità che contraddistingueva ad esempio il tribunus plebis.
Legatus legionis era il titolo assegnato nell'Antica Roma ai comandanti di una legione.
Già in età Repubblicana, si designava con il termine legatus il comandante delegato dal magistrato competente (solitamente un console o un proconsole) il comando di una legione di sua competenza. Cesare ne fece ad esempio largo uso durante tutta la campagna di Conquista della Gallia.
A partire da Augusto, il titolo di legatus legionis venne concesso ai comandanti senatori (ex pretori) di una legione in una provincia con una stanziamento legionario composto da più di una legione, tranne che in Egitto e in Mesopotamia dove le legioni erano comandate da un praefectus legionis di rango equestre. Il legatus legionis era sottoposto al comando supremo del legatus Augusti pro praetore di rango senatorio. Qualora la provincia fosse difesa da un sola legione, il legatus Augusti pro praetore aveva anche il comando diretto della legione.
Il legatus legionis di rango senatorio scomparve dall'orizzonte dell'esercito romano a partire da Gallieno, il quale preferì affidare i comandi delle unità legionarie a duces scelti fra nell'ordine equestre a cui erano giunti grazie ad una lunga carriera militare.
Legatus Augusti
Con il termine di legatus Augusti pro praetore si designava nell'impero romano un governatore di provincia imperiale di rango senatorio munito di imperium delegato dal principe.